SERIE D – DUE CHIACCHIERE CON PIERFRANCESCO AGOSTI

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LEVICO TERME – Riportiamo integralmente una bella intervista al nostro Pierfrancesco Agosti fatta da Sportrentino.it

Il Levico Terme, dopo la splendida vittoria del campionato d’Eccellenza nella passata stagione, è pronto a tuffarsi in Serie D, con l’obiettivo della salvezza. Il presidente Sandro Beretta e il direttore sportivo Ernando Salati hanno lavorato bene sul mercato, e hanno portato in riva al lago giocatori come Davide Zomer, Peter Micheli (classe 1995), Federico Tobanelli e Fabio Bazzanella. Da non sottovalutare l’arrivo, per il pacchetto under, di giovani molto interessanti come Jonathan Nervo, Marco Musso, Gabriele Xausa e il classe 1997 Federico Piccinini. Gli ultimi arrivi, quelli dell’attaccante ex Mezzocorona e Südtirol Vincenzo Calì, e del centrocampista ex Feralpisalò Alberto Bettazza, hanno rinforzato ulteriormente l’organico allenato da Marco Melone, il quale sta lavorando parecchio per dare una precisa fisionomia alla squadra. Confermati tutti i senatori, eccezion fatta per Daniele Conci trasferitosi al Trento, sono stati portati in “prima” i migliori prodotti del settore giovanile tra i quali Mattia Faes (1997), Matteo Scaramazza (1997) e Andrea Ognibeni (1998).

IMG_9737Il centrale difensivo Pierfrancesco Agosti, classe 1988, dopo diverse stagioni in serie D, potrà essere sicuramente considerato una voce nello spogliatoio ed un riferimento in campo per i propri compagni nei momenti difficili.

Che ambiente ha trovato inizialmente in Valsugana?
«Mi trovo davvero molto bene in questa società, e credo che ci sia un ottimo ambiente per perseguire i risultati prefissati. Il presidente Sandro Beretta, il diesse Ernando Salati e l’allenatore Marco Melone hanno fatto un ottimo lavoro a mio avviso, e si vede che sono molto uniti».

Affronterà la sesta stagione in serie D. Nota delle differenze rispetto alle passate esperienze con Trento, Porfido Albiano e Mezzocorona, almeno per quanto riguarda l’inizio?
«Direi che è presto per dirlo, anche se vedo che il presidente è molto attivo e partecipe, come tutta la società. Noto con piacere, inoltre, che il gruppo è molto unito, frutto anche delle tante conferme dalla passata stagione».

Da squadra favorita per la vittoria del massimo campionato regionale a formazione che lotterà per non retrocedere dalla Serie D. Quali sono le differenze principali tra Serie D ed Eccellenza?
«Ho avuto la fortuna di affrontare entrambe le categorie e credo che le differenze siano molteplici. In serie D ci sono trasferte più lunghe, un allenamento in più a settimana e quindi maggiore impegno e, da non sottovalutare, la pausa invernale, che spesso cambia anche la preparazione fisica. Infine una differenza molto importante è legata al numero dei giovani: in Eccellenza ci sono solo due ragazzi in campo mentre in Serie D il numero è maggiore».

Sui giovani del Levico Terme si dice un gran bene.
«Ho notato anch’io la bontà dei giovani presenti in rosa. Sono tutti ottimi e questo è un punto di partenza davvero fondamentale».

Ritroverà Vincenzo Calì, suo compagno di squadra al “Mezzo”. Acquisto importante per il vostro attacco?
«Nella stagione in cui ha giocato con me ha fatto davvero molto bene. Anche nell’ultima annata ha dimostrato di essere un giocatore con delle ottime qualità, realizzando diversi gol. Inoltre è un bravissimo ragazzo, sono contento del suo arrivo».

Si è parlato tanto del passaggio di Daniele Conci dal Levico Terme al Trento. Lei che lo ha avuto come compagno di squadra per molti anni cosa ne pensa?
«Non posso negare un certo dispiacere per l’assenza di Daniele, dentro e fuori dal campo. Conosceva alla perfezione i movimenti della squadra e non averlo sarà un peccato, però ha fatto una scelta e va rispettata. Il rapporto fuori dal terreno di gioco sicuramente non cambierà».

Che stagione si aspetta dal suo Levico Terme?
«Partiamo giustamente con l’obiettivo della salvezza, sperando di poterla raggiungere il prima possibile. Ci saranno, come sempre, tante variabili durante l’intera annata, ma la partenza è stata sicuramente buona».

Per concludere. È ottimista?
«C’è tanto da lavorare, ma ho già visto buone cose nell’amichevole contro la Virtus Entella (squadra di Lega Pro). Vogliamo mantenere l’entusiasmo che anche nello scorso anno ha fatto la differenza».