Riportiamo integralmente l’intervista fatta dal quotidiano l’Adige al nostro “Paolino” Andreatta.
LEVICO TERME – La bella vittoria contro l’Abano Calcio nel turno precedente della formazione del presidente Sandro Beretta non ha solo portato in cascina tre importantissimi in chiave salvezza, ma anche la consacrazione del giovanissimo “Paolino” Andreatta. Centrocampista, classe 1997, cresciuto calcisticamente nella cantera gialloblù nelle ultime settimane ha mostrato tutto il suo valore in un campionato difficile come quello della serie D e la bellissima rete messa a segno contro la formazione veneta è senza dubbio il giusto premio per l’impegno e la dedizione che il ragazzo sta mostrando in questa stagione. Una scommessa vinta non solo da parte del tecnico Marco Melone ma di tutta la società che da alcuni anni sta lavorando moltissimo dietro le quinte per riuscire a portare in prima squadra più giovani possibili del proprio settore giovanile.
Paolo, domenica ha messo a segno il suo primo gol in serie D nel match contro l’Abano Calcio. Ce lo può raccontare?
Volentieri. Pancheri mi ha fatto un lancio, il loro terzino ha sbagliato l’intervento lasciandomi campo aperto. Mi sono portato la palla avanti con la testa, all’inizio volevo rientrare per calciare di destro ma poi ho deciso di tirare col sinistro prima che arrivasse il difensore.
A chi lo dedica questo suo primo gol in serie D?
Alla mia famiglia, alla società e a tutte le persone che hanno creduto in me.
Nelle ultime settimane sta giocando con continuità, se lo aspettava ad inizio stagione?
Sinceramente no, ma ho sempre cercato di allenarmi al massimo per farmi trovare pronto.
Una vittoria sicuramente importante in chiave salvezza quella ottenuta contro la formazione veneta.
Senza dubbio. La definirei una vittoria importantissima visti anche gli altri risultati che, purtroppo per noi, non hanno cambiato di molto la classifica. Sono tre punti che ci danno morale e ci permettono di vivere questa pausa pasquale con più serenità in vista di questa ultima e decisiva parte della stagione dove non dovremmo commettere passi falsi.
Dopo queste tue ultime buone prestazioni sicuramente nelle prossime settimane di campionato avrai molti occhi puntati addosso vista anche la giovane età, le peserà questo?
No, non credo, sono tranquillo. Ora, sia io che tutta la squadra, abbiamo tutti l’unico obbiettivo di centrare la salvezza e vogliamo raggiungerla al più presto.
Trova tante differenze tra il campionato di eccellenza, in cui ha giocato lo scorso anno e quello di serie D?
Beh, lo scorso anno ho giocato poco, ma sicuramente l’intensità e la qualità del gioco della serie D sono superiori.
Si vocifera che domenica, dopo la vittoria condita dalla tua rete, i suoi festeggiamenti siano stati sui libri di scuola, conferma?
Vero. Lunedì avevo un’interrogazione di filosofia.
E com’è andata l’interrogazione?
Credo bene, anche se il professore non mi ha detto il voto.
E’ difficile abbinare lo studio e il calcio in una stagione così lunga ed impegnativa come quella che stai vivendo in serie D?
No, si può fare benissimo basta sapersi organizzare. A volte durante le trasferte in pullman studio così non perdo tempo.
Negli ultimi anni a Levico Terme sono passati molti giocatori, secondo lei qual è o qual è stato il giocatore più forte che ha vestito la maglia gialloblù?
Ci sono molti giocatori che mi hanno impressionato, ma uno su tutti è “Raffa” Baido.