L’U.S. Levico Terme è considerata nel panorama regionale una delle realtà sportive più importanti. Negli anni, grazie a un crescente lavoro sia a livello agonistico che sociale, sono stati raggiunti rilevanti risultati che hanno fatto diventare la società un punto di riferimento per tutti gli sportivi e gli appassionati del mondo calcistico.
La Società sportiva nasce nel 1958, anche se l’affiliazione alla F.I.G.C. avviene solo due anni dopo. Nell’autunno del 1960, infatti, l’Unione Sportiva Rinascita, questo il nome alle origini, esordisce ufficialmente prendendo parte al suo primo campionato di Seconda Categoria, dove incontra subito la formazione che negli anni seguenti diverrà la sua più acerrima rivale: l’U.S. Stadium di Pergine. Molte persone ricordano ancora oggi partite con un migliaio di spettatori. Alla fine del campionato la Rinascita si posiziona al quinto posto del girone, collezionando quattordici punti, tre dei quali nelle due sfide contro la Stadium.
Negli anni successivi la Rinascita guadagna dei buoni piazzamenti ed è nella primavera del 1964 che si colloca al primo posto della classifica in compagnia della Rotaliana. Purtroppo perde la partita di spareggio giocata a Lavis (2-1), consegnando il titolo alla compagine di Mezzolombardo.
Due anni più tardi, dopo aver vinto il proprio girone di Seconda Categoria con due lunghezze di vantaggio sul Dro, la Rinascita supera nel primo turno delle finali la Virtus Merano (1-1; 7-2), ma nello scontro successivo incappa in due sconfitte, entrambe per 1-0, con l’Anaune di Cles.
La gioia tanto attesa arriva nel 1967, quando la Rinascita ha la meglio sulla Stadium dopo un lungo duello, conquistando la prima promozione della propria storia. Una gioia accresciuta anche dalla vittoria del titolo regionale, ottenuto dopo aver sconfitto il Gra Condino (1-1; 5-2) e il San Paolo (3-2 sull’erba di Pietramurata).
Arrivati in Prima Categoria, i gialloblù si posizionano subito in zona di centro classifica, fino al biennio 1972-73, quando arrivano un terzo e un secondo posto (lontano però sette punti dalla capolista Mori).
L’anno successivo la FICG introduce una nuova serie, la Promozione, alla quale avrebbero avuto diritto a partecipare le prime sette classificate del girone trentino e di quello altoatesino di Prima categoria: la Rinascita chiude in nona posizione, perdendo quindi la possibilità di fare il salto di categoria.
Nel 1975 la squadra cambia la sua denominazione, con non poche discussioni ed assemblee nella cittadina, nasce l’U.S. Levico Terme, quell’anno si posiziona al secondo posto della classifica alle spalle del Volano. Vince il proprio girone dodici mesi più tardi arrivando in testa in parità con il Mori, ma ancora una volta gli spareggi non sono favorevoli ai gialloblù, che dopo due partite senza reti sono eliminati per sorteggio.
Negli anni seguenti il Levico Terme è sempre al vertice della classifica, collezionando due secondi posti e altrettanti terzi posti, mancando sempre di un soffio la promozione.
Nei primi anni Ottanta la squadra inizia un periodo d’oro e cambia nuovamente la denominazione diventando U.S. Levico Mobili Arese: nel giro di venti mesi vince due campionati volando al di fuori dei confini trentini. Dopo aver trionfato in Prima categoria nella primavera del 1982 e precedendo gli storici rivali di Pergine di sei lunghezze, i termali replicano il successo in Promozione dodici mesi più tardi, nella stagione sportiva 1982/1983, stroncando i tentativi di Garibaldina e Gardolo.
Alla prima esperienza, 1983/1984, nell’allora quinta Serie Nazionale denominata campionato Interregionale il Levico si comporta dignitosamente, chiudendo al tredicesimo posto a pari punti con il Conegliano, ma purtroppo la miglior classifica avulsa regala la salvezza alla formazione veneta, condannando il Levico alla retrocessione, dopo un’andata conclusa nelle prime posizioni.
Era la Società presieduta dal Cav. Gianfranco Frigo e guidata in panchina da mister Medeghini.
Ritornato in Promozione il Levico vince ancora, conquistando nuovamente il primo posto del girone in compagnia di Passirio Merano e San Martino, ma gli spareggi sono nuovamente sfavorevoli e premiano la formazione di Merano.
Nei campionati seguenti la squadra rimane ancorata nelle zone alte della classifica permettendole nel 1991, il passaggio nella nuova categoria introdotta dalla FIGC: l’Eccellenza. Nella massima serie regionale il Levico staziona per tre stagioni, fino alla retrocessione nella primavera del 1994.
Ritornato in Promozione, il Levico si mantiene sempre nella colonna di sinistra della classifica, rischiando la zona calda solamente nel 1999, quando i trentadue punti conquistati valgono il tredicesimo posto, l’ultimo valido per rimanere in categoria ed evitare la retrocessione.
La permanenza in Promozione continua per tutto il decennio successivo. Con l’arrivo alla guida della Società del presidente Sandro Beretta, nel giugno del 2008, prende avvio un progetto di crescita lento ma progressivo, che porta nella stagione 2009-2010 al ritorno in Eccellenza dopo 16 anni, al termine di un campionato chiuso al secondo posto alle spalle del Comano Fiavè, grazie alla vittoria ai calci di rigore nello spareggio contro il San Martino. Allenatore Luciano Gabrielli, grande la gioia, ma grande anche la delusione perché il passaggio in Eccellenza dura solo dodici mesi.
Il riscatto arriva immediatamente, l’anno successivo: al termine della stagione 2011/2012, Levico Terme e Comano Fiavé si trovarono appaiate al secondo posto del girone con 67 punti, alle spalle della capolista Dro che vince con 71 punti; nello spareggio successivo il Comano s’impone, il Levico però accede anch’esso all’Eccellenza grazie ad un posto ancora disponibile e per merito dei risultati sportivi acquisiti.
Dopo la quinta piazza ottenuta nel campionato 2012/2013, il Levico nella stagione successiva sale al secondo posto dell’Eccellenza a pari punto con il Termeno ed esce vincitore nello spareggio disputato allo stadio Briamasco di Trento. Ricomincia in questa occasione l’avventura oltre i confini regionali, con i playoff tra le seconde dei vari gironi a livello nazionale e esce sconfitto solo per differenza reti nella duplice sfida contro l’Abano Terme.
La storia recentissima, attuale, racconta di un Levico che al termine della stagione sportiva 2014/2015 vince il campionato di Eccellenza, alla guida dell’undici termale mister Marco Melone, direttore sportivo Ernando Salati, presidente Sandro Beretta. Un campionato in rimonta ed emozionante, che vedeva i termali distanti ben otto punti dai battistrada brunicensi del San Giorgio ma che grazie ad un girone di ritorno perfetto ha permesso di coronare un’impresa per i più impossibile da immaginare solo pochi mesi prima.
Il 3 maggio 2015 con un roboante 7 a 0 ai danni dell’Appiano al comunale di viale Lido, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni e festante, il Levico torna in serie D, quarto campionato nazionale, dopo 32 anni dalla precedente ed unica seppur sfortunata esperienza, che nei ricordi di molti riappare come una bella ed emozionante avventura extraregionale.
STAGIONE 2015/2016, SERIE D. Inserito nel girone C, quello Veneto-Friulano, il Levico Terme inizia la sua avventura in serie D sul campo del quotato Mestre. Dopo un primo tempo a reti inviolate, nella ripresa i padroni di casa riescono a sbloccare il risultato e a portare a casa i tre punti. Per la prima storica vittoria bisogna attendere solo una settimana. Sul manto erboso di Vigalzano (vista l’indisponibilità del rettangolo di gioco di Levico Terme per i lavori di omologazione) i ragazzi di Melone superano per 3 a 2 il Fontanafredda. Da li a poco, una serie di risultati utili, tra cui la vittoria al Nereo Rocco di Trieste e lo 0 a 0 in laguna contro la corazzata Venezia, spingono la truppa gialloblù nei quartieri alti della classifica. Purtroppo, nella parte centrale della stagione una serie di sconfitte non danno scampo a Pancheri e compagni facendoli retrocedere nella zona calda della classifica ma, nel girone di ritorno, i gialloblù, ingranano la marcia giusta trascinati dai gol di uno scatenato Baido e alla penultima giornata di campionato, grazie alla vittoria sul campo del Montebelluna per 2 a 1 (nella foto l’esultanza), ottengono la matematica salvezza. L’ultima giornata sul rettangolo di gioco di Viale Lido sulle rive del lago di Levico Terme è festa grande condita con il successo contro il Tamai. Decimo posto in classifica a quota 48 punti.
STAGIONE 2016/2017, SERIE D – Dopo la bella salvezza ottenuta la stagione precedente, la squadra del presidente Sandro Beretta viene inserita nel difficile girone lombardo. Fin dalle prime giornate, nonostante il buon pareggio (2 a 2) sul campo del Ciliverghe Mazzano di mister Filippini, la squadra fatica ad ingranare faticando non poco a racimolare punti e alla settima giornata, dopo la sconfitta con ila corazzata Monza e con un solo punto in classifica, la Società decide di esonerare Marco Melone, affidando la panchina a mister Davide Mezzanotti <Davide Mezzanotti (wikipedia)>. Il suo arrivo scuote l’ambiente a qualche giorno dopo la squadra porta a casa la prima vittoria sul terreno di gioco di Lecco. Grazie a qualche rinforzo nel mercato invernale e trascinati dalle reti di Raffaele Baido (nella foto in maglia nera) la squadra riesce a risalire la china seppur con qualche fatica e nelle ultime giornate riesce a riacciuffare il treno play-out (31 punti) L’avversaria è la matricola Scanzorosciate (34 punti) e in terra bergamasca la truppa allenata dal tecnico toscano non riesce nell’impresa. L’1 a 1 dopo i 120′ di gara regala la salvezza allo Scanzorosciate, mentre per il Levico Terme è retrocessione. A fine gara il presidente Sandro Beretta comunica che la società farà domanda di ripescaggio. C’è aria di rifondazione in tutto l’ambiante gialloblù.